Siedo in cima ad una torre alta altissima, fino a sfiorare i raggi solari. Mi sporgo pericolosamente, agitando le braccia cercando di carpire tutto il calore. La torre si piega, ritorna sull'asse e poi si ripiega, sono in equilibrio precario. Mi aggrappo piu' forte, serro le unghie sul marmo brunito, mi brucio, mi scotto, mi acceco alla luce.rido demente,ormai insensito,sotto la pelle indurita e bruciata.

Solar Shock

2005, acrilico su tela, 50X60

Siedo in cima ad una torre alta altissima, fino a sfiorare i raggi solari. Mi sporgo pericolosamente, agitando le braccia cercando di carpire tutto il calore. La torre si piega, ritorna sull’asse e poi si ripiega, sono in equilibrio precario. Mi aggrappo piu’ forte, serro le unghie sul marmo brunito, mi brucio, mi scotto, mi acceco alla luce.rido demente,ormai insensito,sotto la pelle indurita e bruciata.

Espressionismo astratto