Qualcuno mi disse, che eri un gran conoscitore, di funghi di montagna. Non avessi mai creduto, a cio' che ho mangiato. la testa ho annebbiata, un gran viaggio sto facendo, vedo draghi,polipi e meduse, di sicuro sto morendo. Se m'avessro buttato, l'extasy in minestra, non sarebbe mai girata piu' di cosi la testa. ho deciso vado via,la completo a casa mia st'a terribile agonia

Amanita Falloide

1994, acrilico su tela, 60X30

Qualcuno mi disse, che eri un gran conoscitore, di funghi di montagna. Non avessi mai creduto, a cio’ che ho mangiato. la testa ho annebbiata, un gran viaggio sto facendo, vedo draghi,polipi e meduse, di sicuro sto morendo. Se m’avessro buttato, l’extasy in minestra, non sarebbe mai girata  piu’ di cosi la testa. ho deciso vado via,la completo a casa mia st’a terribile agonia

Nella seconda metà degli anni '90 Tommaso si concentra prevalentemente sui lavori su tela, senza dimenticare le esperienze di grafica, pubblicitaria e di moda, e i graffiti del periodo precedete. Grazie a queste, il suo stile artistico è maturato e iniziano a riemergere, rielaborate e metabolizzate, tutte le suggestioni sperimentate. Grande influenza hanno la cultura metropolitana statunitense, le correnti artistiche legate alla fumettistica underground californiana ma anche i lavori di Basquiat e Picasso. Il tutto viene rielaborato in modalità artistiche originali ed inaspettate.